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Perché il grande successo dei corsi ITS in Italia e in Europa? La risposta è nei dati

L’aspetto vincente dei corsi ITS è l’alta percentuale di inserimento lavorativo a fine percorso grazie all’approccio pratico nell’insegnamento di un mestiere.
Nel 2020, nonostante la pandemia e la conseguente crisi nel mondo del lavoro, circa l’80% degli studenti diplomati in un corso ITS ha trovato un posto di lavoro stabile entro un anno dalla conclusione del suo percorso formativo e il 93% lo ha trovato in un ambito inerente al percorso di studi che ha svolto (fonte: INDIRE).

Questi dati fanno comprendere come il mondo dei corsi ITS possa essere una solida alternativa anche in Italia, considerando che in Europa i dati relativi alle iscrizioni sono molto più alti: in Germania, ad esempio, fino a 800.000 ragazzi opta per dei percorsi professionali.  

Sempre facendo riferimento alla ricerca del MIUR, in Italia il 44% dei partner dei corsi ITS sono aziende: questo dato è utile per comprendere come siano le piccole-medie imprese a investire nella formazione di giovani per poi potergli proporre un’assunzione una volta terminato il percorso formativo.  

Cosa sono gli ITS e perché sono così importanti per il percorso post-diploma?

I corsi ITS, o Istituti Tecnici Superiori, sono purtroppo ancora una realtà sconosciuta per molti: in Italia, solo poco più di tredicimila gli studenti optano per un percorso di questo tipo. Eppure i corsi ITS rappresentano la più valida alternativa ai percorsi universitari grazie all’alta formazione, concreta e reale (gli studenti mettono davvero ‘le mani in pasta’). La formazione ITS risulta essere oltretutto altamente qualificata e questa affermazione è confermata dall’alta percentuale di assunzione al termine dei corsi.

Oltre alle ore di lezione tenute da professionisti, i corsi ITS garantiscono almeno il 30% del percorso svolto in azienda, come tirocinio. Questo dà la possibilità ai corsisti di imparare il lavoro per cui stanno studiando, imparando direttamente sul campo. (Fonte: SISTEMAITS)
Infine, i corsi ITS interessano diverse aree tecnologiche e geografiche, rendendo i neodiplomati figure altamente richieste nel mondo del lavoro odierno in un particolare territorio.  (Fonte: MIUR)

Corsi ITS vs Università: facciamo il punto 

Se i corsi ITS sono pratici e puntano a insegnare nel modo più diretto ed efficace un mestiere, un percorso di studi universitario invece, porta spesso porta a soffermarsi più su aspetti teorici o ad affrontare molte nozioni rispetto a quelle che poi vengono realmente richieste nel mondo del lavoro.  In Europa, infatti, la percentuale di studenti che completano gli studi universitari è appena il 39,1%. In Italia la percentuale scende ulteriormente a 36,8% e solo il 53,8% di questi giovani riesce a laurearsi in corso.  

Intendiamoci, non esiste scelta giusta o sbagliata: ogni persona dovrebbe poter seguire liberamente in accordo con le sue passioni, interessi e obiettivi, il percorso formativo che è più adatto. 

Sicuramente in futuro, visti gli investimenti previsti anche dal recente Recovery plan, assisteremo a uno sviluppo significativo del tasso di scelta per questo tipo di percorsi, noi in ITS INCOM ne siamo certi visti i risultati che stiamo ottenendo. Tu invece, che ne pensi? 


– Scritto da: Fabrizio Roma, studente del corso New Media Marketing –

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